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Organizzazione dell’attività manutentiva in funzione della sicurezza

Il sistema SIR di Padova (Sistema Intermedio a Rete, consistente in un innovativo tram su gomma con guida vincolata a monorotaia centrale) vede il proprio avvio, in termini si esercizio pubblico, a marzo 2007. Contestualmente alla realizzazione della linea tranviaria è stato costruito il deposito rotabili con annessa l’officina di manutenzione.

Sin dall’inizio delle attività manutentive (precedenti l’avvio dell’esercizio) è stato affiancato personale aziendale al personale tecnico del fornitore, impegnato prima nel commissioning e poi nelle attività di manutenzione in global service (sino a giugno 2009). Costruire da zero un nuovo sistema di trasporto permette di adeguare l’infrastruttura manutentiva alle esigenze specifiche, realizzando l’officina secondo criteri moderni (ad es. senza fosse di ispezione), installando attrezzature ed impianti di nuova concezione, formando ad hoc personale dedicato. Nel caso specifico, però, le peculiarità del sistema e l’origine del progetto hanno anche comportato alcune difficoltà aggiuntive,quali ad esempio la necessità di adeguare alle norme italiane la passerella fissa (presumibilmente mutuata da realizzazioni in territorio transalpino) per l’accesso all’imperiale di realizzare due ulteriori postazioni di accesso all’imperiale, dotate di travi mobili allestite con dispositivi scorrevoli anti caduta per l’aggancio alle imbragature.

Inoltre sono state ovviamente adottate le protezioni ad interblocco per evitare l’accesso agli imperiali con linea aerea alimentata.

Il vantaggio di disporre di personale dedicato (in buona parte neo assunti ) ha però richiesto anche l’avvio di un percorso di formazione (anche in affiancamento) per colmare le lacune derivanti dalla mancanza di esperienza specifica e dalla minore dimestichezza con i rischi particolari del settore. Best online casino in Bangladesh mostbet-bangladesh.biz , official site.

Oltre alle attività di officina, sono significati ve le attività manutentive sulle infrastrutture di linea, ancora più “particolari” per un’azienda che non conosceva i sistemi di trasporto a guida vincolata ed era priva di maestranze tecniche addestrate ad operare “in esterni”. L’attività di manutenzione di vie di corsa, scambi, linea aerea e sottostazioni di alimentazione comporta rischi specifici rilevanti e particolari. Da qui, l’addestramento all’utilizzo delle attrezzature specifiche e ad operare in condizioni di promiscuità col traffico veicolare.

Il responsabile aziendale della manutenzione infrastrutture, proveniente dal settore impiantistico industriale, effettua poi sessioni di affiancamento e supervisione periodiche al fine di evidenziare e risolvere eventuali criticità e rischi. Gli elementi fondamentali per la riduzione dei rischi

durante le attività manutentive sono quindi:

  • Adeguatezza delle attrezzature e degli impianti
  • Approntamento di procedure operative di sicurezza
  • Formazione ed addestramento del personale
  • Responsabilizzazione e controllo

L’aspetto formativo è stato affrontato con impegno, realizzando corsi a vari livelli di specificità, dai corsi generali sulla sicurezza (ex Dlgs 626/94), ai corsi specifici mirati ai rischi prevalenti . È da notare che tutto il personale di manutenzione ha partecipato a corsi sulla sicurezza elettrica e le attività su impianti in tensione. All’adozione di ogni nuova apparecchiatura o attrezzatura viene poi effettuata la formazione specifica agli operatori cui sono desti nate (a ti tolo di esempio: carro ponte, cesta, spazzatrice stradale, impianti anti caduta).

Ovviamente, addestrare e formare non è sufficiente. Serve la creazione della cultura della sicurezza. Lavorare spesso in condizioni di urgenza, con priorità continuamente variabili anche durante la stessa giornata e picchi di attività non prevedibili, induce facilmente a sottovalutare i rischi e poi, purtroppo, all’assuefazione ad essi. Qui deve intervenire con forza anche il ruolo di controllo da parte di preposti e responsabili, con iniziative anche di richiamo e sanzione in caso di recidiva. Ciò comporta l’impegno costante, da parte di responsabili di settore e quindi dell’azienda, nell’adottare tutti gli interventi necessari alla riduzione del rischio, mettendo a disposizione gli strumenti e le competenze opportune.

Lungi dal poterci considerare perfetti o “a regime”, l’impegno dell’azienda è ora quello di giungere entro circa un anno ad ottenere la certificazione aziendale per la sicurezza (ISO 18000), ma sin da ora si “sfrutta” il sistema qualità, adottando ad esempio istruzioni operative specifiche per le attività in cui vi sia un particolare impatto sulla sicurezza.

Nella stessa ottica, si intende sviluppare nell’immediato futuro un sistema di gestione delle competenze, che oltre a garantire una maggior qualità della manutenzione permetterà la progettazione ed il monitoraggio dell’attività formativa specifica in ambito sicurezza. Infine verrà avviato a breve un ciclo formativo particolarmente intenso, che coinvolgerà tutto il personale tecnico, relativo all’applicazione del D.lgs. 81/08.

 

Alberto Cavallini
Responsabile Tecnico tram
APS - Padova
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